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Eppure in cina hanno tanto riso...



La polemica: la dieta non è una cosa noiosa, è solo una cosa diversa


“Ogni giorno, nella savana, un italiano si sveglia e sa che dovrà mangiare pasta e pane”
“Ogni giorno, nella savana, un nutrizionista si sveglia e sa che dovrà convincere un paziente che il riso non si mangia solo in ospedale”

Il nutrizionista è sempre in prima linea per combattere la monotonia alimentare ed evitare l’ingestione continua e compulsiva di alimenti potenzialmente dannosi, come lo zucchero. Per raggiungere questo obiettivo è importante conoscere e variare con sapienza le diverse fonti di macro e micronutrienti.

Fin qui tutto ok, in generale sembra facile. Le difficoltà insorgono quando per un motivo o per un altro un soggetto non ha a disposizione tutte queste alternative.

Un esempio pratico? Le diete ipercaloriche spesso richiedono l’utilizzo massivo di alcuni alimenti. Ed ecco alzarsi le prime voci indignate: “riso tutti i giorni?? mica siamo cinesi! Poi non vado più in bagno! Meglio la cara vecchia dieta mediterranea!” e altre affermazioni che per educazione definiremmo corbellerie.

Il riso contiene (a parte ovviamente carboidrati) proteine con un’ottima qualità amminoacidica, vitamine, sali minerali e fibra.

Se considerate il riso un alimento “triste”, forse non ne avete ancora esplorato le potenzialità, a cominciare dalle modalità di cottura, spesso sottovalutate.


Il consiglio: la varietà sta nelle piccole cose


Una dieta scritta, all'apparenza può sembrare monotona e spesso prevede la limitazione o l’esclusione (magari momentanea) di alcuni gruppi alimentari molto apprezzati dai più (formaggi?). Per aggiungere un pizzico di novità in cucina e dare un po' di sapore ai piatti bastano a volte poche semplici accortezze. Le erbe aromatiche sono tante, buone e hanno un contenuto di microelementi invidiabile (timo=ferro!). Le spezie, a meno che non siano sconsigliate per particolari condizioni cliniche sono altrettanto gustose.

Esempio pratico: provate a pranzare con un piatto di pasta in bianco, poi aprite una scatoletta di tonno al naturale e guarnite con delle foglie di radicchio. Un pranzo che vi trasmetterà una sensazione di improvvisa euforia, quasi quanto andare dal commercialista.

Ora provate a fare un soffritto (leggero eh..), mettete in padella radicchio e tonno, fate cuocere a fiamma alta e poi sfumate con vino bianco o limone, aggiungete le farfalle integrali e amalgamate con un po' di acqua di cottura. Tritate un po' di erba cipollina e aggiungete un pochino di pepe.


Il risultato vi sembra lo stesso?

Se il risultato vi sembra lo stesso dobbiamo darvi una brutta notizia: non sapete cucinare.


Dott. Davide Sparpaglia

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